Angelo Marchese: DIDATTICA DELL’ITALIANO E STRUTTURALISMO LINGUISTICO.

Casa editrice: Principato

Anno di stampa: 1971

pagg. 126;  22 cm

Classificazione Dewey: 450.7 MAR

Collocazione:

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Descrizione

Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Marchese

Angelo Marchese (Genova, 16 aprile 1937 – Firenze, 10 gennaio 2000) è stato un critico letterario, docente e semiologo italiano.

Biografia

Laureatosi in lettere antiche presso l’Università degli Studi di Genova, si dedicò all’insegnamento dell’italiano e del latino presso il Liceo scientifico Enrico Fermi e il Liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, ed in seguito presso alcuni istituti fiorentini, tra i quali il Liceo classico Niccolò Machiavelli fino al 1999 (tra i suoi allievi, gli italianisti Stefano Verdino e Raoul Bruni, e lo scrittore Enzo Fileno Carabba).

Appassionato studioso dell’Ottocento e del Novecento, si specializzò nella critica letteraria e collaborò a diverse riviste di italianistica, tra cui la genovese Resine. In precedenza aveva collaborato con la rivista genovese Il Gallo, di orientamento religioso-filosofico, pubblicata dall’omonimo circolo culturale presso cui tenne numerose conferenze, soprattutto sulle Lettere di Paolo.

Fu uno dei maggiori esponenti della corrente semiologico-strutturalista della critica letteraria in Italia; in particolare, fu molto attento a coniugare e anche a promuovere (la maggior parte delle sue opere sono tese proprio a questo, essendo lui docente nei licei) questo indirizzo critico con l’insegnamento scolastico della letteratura italiana ma non solo. La peculiarità di Angelo Marchese era proprio questa, nell’ambito della corrente critica cui apparteneva, e perciò i suoi scritti sono caratterizzati da un’elevata leggibilità e chiarezza, avendo intenti scientifici ed anche, nel senso più nobile del termine, divulgativi.

Scrisse diversi saggi. Sono soprattutto noti quelli su Alessandro Manzoni, Eugenio Montale e Italo Calvino.

La corrispondenza con Montale e con Calvino è conservata all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” di Firenze. Oltre ai carteggi, nella stessa sede sono conservati un fondo librario con esempi di testi curati dallo stesso autore, oltre ad alcuni volumi di critica e di linguistica.

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