Elio Vittorini: CONVERSAZIONI IN SICILIA. Introduzione di Edoardo Sanguineti.

(La biblioteca possiede tre copie dell’opera).

Giulio Einaudi editore

Collana: Nuova Universale Einaudi (NUE) – Nuova Serie

Anno di stampa 1a e 2a copia: 1977

Anno di stampa 3a copia: 1978

pagg. delle tre copie: 186;  19 cm

Classificazione Dewey: 853.91 VIT

Collocazione:

 

Descrizione

Da: https://www.ilpiaceredileggere.it/elio-vittorini/conversazioni-in-sicilia

“Conversazioni in Sicilia”  è forse il romanzo  più significativo di Vittorini,  è un tuffo appassionato nella Sicilia verace, fatta di volti, passioni e povertà, è una piccola Divina Commedia, un capolavoro del Novecento.
Inizialmente fu pubblicato a puntate sulla rivista “Letteratura” fra il 1938 e il 1939, e uscì per la prima volta in volume con un titolo diverso, “Nome e lagrime”, nell’evidente tentativo di aggirare la censura, e presso un piccolo editore. In seguito venne pubblicato come Conversazione in Sicilia per la Bompiani nel 1941.
Il protagonista, Silvestro, un uomo di circa trent’anni, decide improvvisamente, quasi per caso,  di tornare in Sicilia, da cui era partito quindici anni prima. Durante il viaggio incontra persone significative, come i poveri operai che testimoniano la situazione del Sud d’Italia, ma la conversazione del titolo si svolge nel paesino di montagna dove vive la madre. Qui il protagonista riflette non solo sulla condizione umana, ma mostra la sua velleità di cambiare le cose, di avere “nuovi doveri”, a cui però si contrappone una impossibilità di agire. È presente anche un duro sfogo sui mali del mondo, descritti allegoricamente attraverso le figure di un arrotino, di un venditore di stoffa, etc. Una delle parti finali esprime una dura condanna al fascismo e alla retorica che lo caratterizza, facendo riferimento in particolare ai caduti italiani nelle guerre coloniali.
Libro interessante, non di facile lettura,  andrebbe letto più volte per capirlo pienamente.

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