William Faulkner: I SACCHEGGIATORI. Romanzo. Traduzione di Giorgio Monicelli.

Arnoldo Mondadori Editore

Collana: Medusa

Anno di stampa: 1963

pagg. 373;  20 cm

Classificazione Dewey: 813.52 FAU

Collocazione:

 

Descrizione

Da: https://www.leggereacolori.com/letti-e-recensiti/recensione-di-i-saccheggiatori-di-william-faulkner/

Recensione di Federico Gallo

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La storia si svolge nel maggio del 1903. Lucius è un bambino bianco di undici anni che vive in Mississippi in una benestante famiglia padronale. Non è un bambino viziato, anzi è già impegnato nelle faccende di famiglia perché “anche a undici anni un uomo dovrebbe già aver dietro di sé un anno di paga”.

Boon Hoggambnbeck, il tuttofare bianco e Ned William McCaslin, il cocchiere nero di famiglia, coinvolgeranno il ragazzino in un’avventura di quattro giorni che lo cambieranno radicalmente. L’occasione è data da un’uscita clandestina con l’auto del nonno (la prima che si fosse vista nella contea immaginaria di Yoknapatawpha) che porterà il protagonista lontano da casa, tra prostitute, ladri, gare di cavalli e scommesse. L’autore ci immergerà negli stati uniti del sud dei primi del ‘900, dallo sfondo rurale, con la comparsa delle prime automobili, acquistate per capriccio da pochi ricchi, ma non adatte a viaggiare su sentieri ancora sterrati e fangosi. Un luogo in cui vige ancora la legge del più forte o del più furbo, il razzismo e la discriminazione. Alcuni uomini, tuttavia, non rinunciano ai propri principi quasi cavallereschi, come il dovere e l’onore e Lucius, nella sua innocenza di bambino, vuole appartenere proprio a questa categoria: “la porta non era chiusa a chiave, ma il nonno aveva imparato da suo padre che nessuna porta aveva bisogno di una serratura, e lui lo aveva insegnato a papà, e papà mi aveva insegnato che nessuna porta aveva bisogno di una serratura: la stessa porta chiusa bastava fino a quando non fossi stato invitato ad entrare”.

Sarà interessante e a tratti divertente leggere i sentimenti, i conflitti interni e le reazioni a volte sproporzionate del bambino, di fronte alle situazioni che si troverà a vivere. Fatti che appartengono al mondo degli adulti, come la violenza, l’alloggio in una casa di tolleranza o il furto di un cavallo. La storia è piuttosto semplice nel suo sviluppo, ma è molto complesso il mondo che ruota attorno al protagonista.

La tecnica narrativa utilizzata è davvero originale: si tratta infatti del racconto che Lucius, ormai vecchio, fa ai propri nipoti dell’avventura che ha vissuto da bambino. Questo permette all’autore di descrivere i fatti, i sentimenti e le emozioni provate da bambino, ma commentate con l’esperienza di un adulto.

I saccheggiatori è un romanzo interessante e impegnativo, che richiede tutta la nostra attenzione e non può essere letto distrattamenteLa scrittura di William Faulkner è complessa: i dialoghi non sono virgolettati e si inseriscono direttamente nella descrizione dei fatti, con frasi lunghe e articolate. I personaggi che compaiono nel racconto sono tanti e profondamente caratterizzati sia nell’aspetto che nella morale. Servirà un po’ di pazienza, insomma, per avere accesso alla Contea di Yoknapatawpha e godere appieno dello stile di uno scrittore straordinario come William Faulkner.

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