Andrea Caschetto: COME SE IO FOSSI TE. A cura di Chiara Belliti.

Donazione “Giancarlo Loquenzi”

Casa editrice: chiarelettere

Collana: Narrazioni

Anno di stampa: 2017

pagg. 162;  21 cm

Classificazione Dewey: 858.92 CAS

Collocazione:

Descrizione

Da: https://www.hoepli.it/libro/io-te-e-le-nuvole/9788861909588.html

TRAMA

Andrea Caschetto ha inaugurato la categoria dei viaggi necessari. Il suo è un turismo dell’anima, dove i luoghi sono le persone e le persone sono i luoghi. Andrea è un viaggiatore lento, perché serve tempo per ascoltare davvero le vite degli altri, per entrare in punta di piedi nelle esistenze, laddove la porta viene aperta, e con garbo accarezzarle e accudirle. E non crediate che questo tempo sia perso: prima o poi ritorna, in forme e sembianze mai uguali, ed è linfa per il mondo. Questo viaggio nasce da varie necessità, che nell’ordine sono: esaudire il desiderio di una ragazza molto amata che ama l’Argentina ma non può andarci; imparare che la disabilità ha bisogno di manutenzione e non di cure, perché non è una malattia; e ancora, raccontare la straordinaria meraviglia della diversità, dando voce agli Invisibili. E allora via, lungo le strade dell’Argentina. Unica compagna, una sedia a rotelle, metafora del vivere disabile. Da usare per sedersi e per far sedere, per confidarsi e far confidare. Per raccontare storie e invitare a raccontarle. A proposito, la sedia ha un nome. Si chiama Azzurra, come la ragazza amata che ama l’Argentina e finalmente, con Andrea, ci è andata. Perché la realtà ha la forma che uno vuole darle. E i sogni contano.

NOTE EDITORE

“Non smetterò mai di viaggiare il mondo. E fra la gente, sentirmi a casa. Tutti dovremmo sentirci a casa sempre. Spogliarci dell’uniforme che indossiamo nel quotidiano e finalmente essere noi. Diversi l’uno dall’altro. È nell’abbraccio alla diversità che si consuma il futuro prossimo del mondo.”

Come se io fossi te è una storia che vi farà andare alla scoperta degli sltri su una sedia a rotelle. Un libro che racchiude un’esperienza unica e un’esistenza speciale.
I viaggi di Andrea nascono sempre da una necessità. Anche il viaggio in Argentina nasce da una necessità. Da un amore mai consumato. Ai tempi della scuola, Andrea si innamorò di una compagna. Un amore da ragazzi, puro, sognato. A distanza di anni si sono ritrovati. Lei era su una sedia a rotelle per via di un incidente stradale. Ma era sempre lei, la ragazza dei sogni. E i loro cuori battevano ancora.
Il sogno di un viaggio in Argentina era ancora lì, ad aspettarli. Così in Andrea è maturata l’idea del viaggio in sedia a rotelle. Per comprendere cosa significa vivere il quotidiano, le emozioni, i sentimenti, in una condizione nuova. Solo vivendo di persona quella che “i due gambe” chiamano diversità è possibile, in maniera morbida e naturale, rapportarsi con essa. Così Andrea è diventato un diverso nella diversità.
Andrea e la carrozzina hanno viaggiato per ore su un pullman, hanno giocato e corso con “i seduti” e con “i due gambi”, si sono arrampicati sulle rocce e si sono insabbiati sulle spiagge. Hanno ballato il tango e hanno sconfitto la notte in un incredibile viaggio attraverso un’Argentina luminosa da Buenos Aires fino a San Rafael, senza trascurare campagne e periferie, toccando le acque dei laghi e dei fiumi fino al confine del mondo, in Patagonia.

PREFAZIONE

La nuova avventura del ragazzo che ha conquistato l’Onu, i lettori e le classifiche di vendita con Dove nasce l’arcobaleno.

“Questo è il succo dell’esistenza, l’essere sempre in viaggio, se non con il corpo per lo meno con la mente, per uscire dai confini del nostro quotidiano, per ascoltare l’altro e comprenderne le ragioni, per vedere nuove albe e nnuovi tramonti. E scoprire che, nonostante le diversità, siamo natu tutti sotto lo stesso cielo.”

AUTORE

Andrea Caschetto ha ventisette anni, è siciliano di Ragusa e abita il mondo. Il suo discorso ha conquistato l’Onu e in rete il suo coraggio è apprezzato da centinaia di migliaia di follower. Operato per un tumore alla testa all’età di 15 anni, ha sofferto di gravi problemi di concentrazione e di una sorta di stanchezza cronica. Era destinato a una vita sedentaria e tranquilla, a un lavoro pacifico. Ma quello non era il destino scelto da lui. Così Andrea ha reagito, andando incontro alla vita e incominciando a viaggiare per scoprire gli altri e attraverso gli altri se stesso, vincendo la paura.