Michele Viterbo (Peucezio): IL SUD E L’UNITA’.

Editori Laterza

Collana: Gente del Sud

Anno di stampa: 1987

pagg. 595;  24 cm

Classificazione Dewey: 945.7 VIT

Collocazione:

Descrizione

Da: http://micheleviterbo-peucezio.it/biografia/

Michele Viterbo nasce a Castellana Grotte (Bari) l’8 ottobre 1890 da un’antica famiglia anche con tradizioni risorgimentali.

All’età di 15 anni inizia a scrivere come corrispondente da Castellana sul Corriere delle Puglie, giornale per il quale, l’anno successivo, pubblica i primi articoli, ottenendo, dopo soltanto due mesi, la prima pagina1.

Sempre nel 1905 comincia pure a collaborare con Il Giornale d’Italia, con Il Mattino di Matilde Serao e con La Vita di Roma.

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Michele Viterbo, come è stato accennato all’inizio, collabora con il Corriere delle Puglie – che diventerà poi La Gazzetta del Mezzogiorno – dall’ottobre 1905 al luglio 1943 e, con lo pseudonimo di “Peucezio”, dall’agosto 1950 in poi, scrivendo oltre 1500 articoli (l’inventariazione è ancora in corso) soprattutto di carattere storico ed economico-sociale.

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Dal 1952 al 1960 viene eletto consigliere provinciale nel Collegio di Castellana-Putignano-Noci. Fantasia, anch’egli nello stesso periodo nel Consiglio provinciale, lo ricorda come «lo storico del Consiglio…, tra i più presenti e i più assidui a stimolare e a promuovere iniziative».

Al primo biennio risalgono due opuscoli: Il turismo in provincia di Bari, edito a cura dell’EPT e ricavato da un suo intervento al Consiglio provinciale, e Attività dell’Amministrazione provinciale di Bari. Esame critico. Nel secondo quadriennio, pur sedendo sui banchi dell’opposizione quale indipendente di destra, «per il suo comportamento esemplare», scrive Fantasia, viene nominato componente del Consiglio dell’Unione delle province pugliesi e del Consiglio della Fiera del Levante.

È doveroso ricordare che Viterbo è il primo a portare in discussione in Consiglio provinciale i problemi del turismo, del potenziamento dell’Acquedotto Pugliese (molte località non sono ancora servite) e a proporre e intavolare trattative per il passaggio alla Provincia della Biblioteca De Gemmis.

(…)

Nell’arco della sua vita Michele Viterbo ha cooperato con circa cinquanta testate (quotidiani, settimanali, riviste) e ha pubblicato oltre settanta tra volumi e opuscoli.

Muore a Bari il 13 aprile 1973.

Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Peucezia

La Peucezia è il nome che, nel periodo antecedente alla conquista da parte dei Romani, veniva attribuito a buona parte dell’odierna provincia di Bari, abitata appunto dai Peuceti, una delle tre tribù degli Iapigi (le altre due erano i Dauni e i Messapi). I centri principali furono Thuriae, Genusia, Butuntum, Canusium, Rubi, Silvium, Celiae e Azetium. L’attuale capoluogo Barium fu relativamente poco importante. In seguito il territorio che costituisce la parte centro-settentrionale dell’attuale Puglia, ossia tutta la “Peucezia” e la “Daunia”, venne chiamato con il termine “Apulia”.

Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Peucezi

I Peucezi, o Peuceti (in greco antico Peukétioi, Πευκέτιοι), furono un’antica popolazione italica. Taluni sostengono che il nome sia in realtà un dispregiativo utilizzato dai Greci per indicare tale popolazione, il termine Peudicli, come dice lo stesso Strabone. Un altro toponimo usato sulle mappe geografiche del Medioevo fu Poediculi per indicare abitanti delle colline, cioè delle Murge. I peuceti insieme ai Dauni e ai Messapi costituivano il popolo degli Iapigi o Apuli. I primi si stanziarono all’interno della Puglia centrale, con centri principali quali Thuriae (Turi), Butuntum (Bitonto), Rubi (Ruvo), Silvium (Gravina), Putinianum (Putignano) e Azetium (Rutigliano).