Descrizione
Da: https://www.mescalina.it/libri/recensioni/alessandro-baricco/castelli-di-rabbia
Cosa dire di Baricco, probabilmente che si ama o si odia, personalmente sono abbastanza freddo verso questo autore, anche se è innegabile che i suoi libri sono ricchi di invenzioni linguistiche e fantasia fuori dal comune, tecnicamente ineccepibili. L’abilità tecnica, comunque, non si esaurisce in fredde storie, ma origina situazioni intriganti e avvincenti come quella narrata in Castelli di rabbia, romanzo ambientato nel diciannovesimo secolo in un luogo immaginario, dove si succedono strani fatti fra bizzarri personaggi lungo un fili conduttore rappresentato da un ambiguo rapporto d’amore fra la signora e il signor Rail. E poi vi sono uno strano inventore, un architetto sognatore, un ragazzo che fin da bambino si annota giornalmente le massime sulla vita e una moltitudine di altri figuri e circostanze che si aggrovigliano fra loro in un alone magico che caratterizza l’intera vicenda. Ma soprattutto c’è una sottesa metafora della vita rappresentata dalla voglia di costruire una ferrovia da parte del signor Rail, in un periodo storico in cui la ferrovia rappresentava la ricchezza e la prosperità per ogni paese che attraversava, e questo intento porterà la storia verso un finale sorprendente costruito in maniera impeccabile.