Alessio Puleo e Filippo Vitale: LA MAMMA DEI CARABINIERI. Romanzo. Prefazione di Rita Borsellino.

Casa editrice: Longanesi

Anno di stampa: 2010

pagg. 212;  22 cm

Classificazione Dewey: 853.92 PUL

Collocazione:

Descrizione

Dalla prefazione di Rita Borsellino.

Ma la mamma dei carabinieri ha anche una storia nella storia. Quel suo essere mamma di tutti i carabinieri e, in particolare, di quelli che dal ’92 stazionano davanti la casa di mio fratello Paolo per proteggere la sua famiglia, Mimma da qualche anno abita di fronte a quella casa e, come si legge nel libro, ha ritrovato il sorriso. Insieme ai tanti, tanti “a cui raccontare la buona storia”.

Da: https://www.libreriauniversitaria.it/mamma-carabinieri-puleo-alessio-longanesi/libro/9788830427921

Trama del libro

A Palermo, di fronte alla casa del giudice Borsellino, vive un’anziana donna che sembra uscita dalle pagine di un racconto d’altri tempi. Domenica Lupo, questo il suo nome, da anni assiste i carabinieri che dopo la strage di via d’Amelio piantonano la casa dei familiari del magistrato, e ha stretto con loro un legame così forte da diventare, ai loro occhi, “la mamma” di tutti. Porta il tè, l’acqua, i cornetti, i panini con le “panelle”, a qualcuno attacca un bottone o sistema la divisa. Finché un giorno tra quei giovani carabinieri arriva un ragazzo che, incuriosito, decide di scoprire il motivo di tanta dedizione e si fa raccontare la sua storia. E quella che Domenica, detta Mimma, gli narra è una vicenda tanto drammatica quanto vera che appartiene al passato, all’epoca in cui le donne siciliane subivano abusi e violenze, di fronte ai quali dovevano chinare il capo in silenzio. Mimma racconta un amore mai consumato per un giovane brigadiere dell’Arma dei carabinieri, un legame fortissimo che l’accompagnerà tutta la vita, nonostante sia stato calpestato dall’ostilità degli uomini e dalle regole non scritte dell’onore… Una storia straordinaria dall’epilogo sorprendente, che ha commosso tutti quelli che l’hanno conosciuta e che, per l’intensità del messaggio in essa contenuto, merita di essere, come si legge nella Prefazione di Rita Borsellino, “ascoltata, vissuta e tramandata”.