Anna Panicali: ELIO VITTORINI. La narrativa, la saggistica, le traduzioni, le riviste, l’attività editoriale.

Casa editrice: Mursia

Collana: Civiltà letteraria del Novecento- Profili-Saggi-Testi

Anno di stampa: 1994

pagg. 379;  cm

Classificazione Dewey: 853.91 VIT PAN

Collocazione:

Descrizione

Da: https://www.ibs.it/elio-vittorini-narrativa-saggistica-traduzioni-libro-anna-panicali/e/9788842537366

Questo profilo intreccia elementi autobiografici e analisi delle opere, tentando di cogliere il senso della scrittura e della vita di un autore; di afferrare cioè la singolarità del suo modo di pensare e di essere. Ma quale impressione suscita nei lettori contemporanei rileggere le pagine di Elio Vittorini? Non solo sembra di risentire la voce di un’epoca di cui egli, col suo entusiasmo per la letteratura e insieme per la politica e per la vita, fu un grande attore, ma solo oggi ci pare affiorino dai suoi testi quei risvolti ironici che ieri la storia con i suoi drammi aveva messo in ombra. Per i coetanei e i giovani di allora Vittorini era un maestro, per chi lo avvicina oggi è uno scrittore di forte carica inventiva e un intellettuale che ha incarnato la libertà di pensiero.

Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Elio_Vittorini

Elio Vittorini (Siracusa, 23 luglio 1908 – Milano, 12 febbraio 1966) è stato uno scrittore, traduttore, critico letterario e curatore editoriale italiano.

Siciliano, lasciò presto la terra natale per stabilirsi in Friuli, a Firenze e infine a Milano. Iniziò a interessarsi di letteratura collaborando ad alcune riviste e a La Stampa. Si schierò presto contro i vecchi stereotipi della tradizione e dalla parte dei nuovi modelli letterari del Novecento. Dopo la guerra civile spagnola divenne un antifascista radicale ed entrò a far parte del Partito Comunista Italiano collaborando con la Resistenza durante gli anni 1940. Scrittore impegnato, le sue opere comprendono novelle, diverse traduzioni, saggi e romanzi; si occupò di editoria collaborando con Einaudi. Il suo lavoro più noto, Conversazione in Sicilia, scritto fra il 1938 e il 1939, è un’opera simbolica sul ritorno alle origini e la riscoperta di un mondo che deve essere recuperato a misura d’uomo. Da diverse sue opere sono stati tratti adattamenti cinematografici.