Carlo Cassola: FERROVIA LOCALE.

Giulio Einaudi editore

Collana: Nuovi Coralli

Anno di stampa: 1982

pagg. 208;  20 cm

Classificazione Dewey: 853.91 CAS

Collocazione:

Descrizione

Da: https://www.sololibri.net/Ferrovia-locale-Carlo-Cassola.html

Giovanni Basile, 08-09-2017

Ad un lettore non consumato e poco attento “Ferrovia locale” di Carlo Cassola, uscito per Einaudi nel 1968 – che troverete soltanto nelle librerie dell’usato – potrebbe non piacere, non lasciare dentro niente, o poco.
In questo romanzo, in realtà, c’è tutta l’essenza minimalista del Cassola narratore di comuni e semplici quotidianità vissute dalla gente semplice; di paesaggi, ambientazioni e contesti tipici di quella zona a sud della Toscana che si bagna sul Tirreno.

Il ferrroviere Dino, conduttore di treni merci lungo la linea che da San Vincemzo arriva ad Orbetello, durante il viaggio osserva scorci che scorrono velocemente: case, terreni arati, aie coloniche, cortili, animali al pascolo, qualche contadino al lavoro, una ragazza che stende il bucato. Una sequela di luoghi, uomini e cose vista dal finestrino di un treno, scene di vita ordinaria in cui si svolgono esistenze semplici e abitudinarie, nelle quali scoprire l’identità di se stessi. E in questa semplicità, cercare il senso dei propri giorni per trovare, alla fine, un armonia e un equilibrio.

Molte sono le storie di paese raccontate da Carlo Cassola, che si intrecciano e si inseguono una dietro l’altra. L’adolescenza di Anna. La malattia di Diego, capostazione e marito di Dina, assai più giovane di lui.
Luigi e Adriana, giovane coppia in attesa del loro primo figlio. Annina, vedova desiderosa di ricrearsi una nuova vita affettiva. E così via, vengono sgranate altre piccole storie di banale quotidianità, che costituiscono in fondo le esistenze della stragrande maggioranza delle persone comuni, dove le giornate scivolano in fila senza poi grandi sussulti.

Carlo Cassola racconta il vivere ordinario, pennellando con delicatezza una miriade di anonimi personaggi, senza eccessi o complicati intrecci narrativi.
La prosa è notoriamente sobria, essenziale, semplice, pulita, dai toni soffusi e intimista. Ed è proprio questo, alla fine, il Cassola che affascina e intriga di più.