Lalla Romano: LE PAROLE TRA NOI LEGGÈRE.

Giulio Einaudi editore

Anno di stampa: 1969

pagg. 270;  23 cm

Classificazione Dewey: 853.91 ROM

Collocazione:

Descrizione

Da: http://www.lallaromano.it/index2.php?it/154/le-parole-tra-noi-leggere

Premi

Premio Strega, Roma 1969.

Titolo

Sono versi di Montale tratti da una poesia della raccolta La bufera e altro: «… le parole / fra noi leggère cadono. Ti guardo / in un molle riverbero. Non so / se ti conosco; so che mai diviso / fui da te come accade in questo tardo / ritorno. Pochi istanti hanno bruciato / tutto di noi: fuorché due volti, due / maschere che s’incidono, sforzate, / di un sorriso» (Due nel crepuscolo). Come nella citazione, la scelta dell’aggettivo leggere non deve ingannare rispetto al senso del libro di Lalla Romano, dove le parole, anche quando sono ironiche, non sono mai lievi.

Argomento

È la storia del rapporto fra una madre, la narratrice, e suo figlio, oggetto renitente dell’«indagine» materna. Nel resoconto del loro difficile legame, emergono due visioni del mondo, che hanno sì in comune spregiudicatezza e culto della libertà, ma sul piano pratico portano all’incomprensione e al conflitto. La madre «vuole» comprendere il figlio, che elude i suoi tentativi di comprensione/possessione con una ribellione spinta fino alla negazione di sé.

«Minuziosamente, con una precisione da cartella clinica niente affatto pietosa, vengono registrati gli incontri-scontri fra istinti analoghi e divaricati in una quasi sacrilega ricerca di reciproca offesa» (Anna Banti).

(…)