Marco Menin, Lorenzo Rustighi: SOGNARE LA POLITICA. Soggetto e comunità reali nelle fantasticherie di Rousseau.

Donazione “Giancarlo Loquenzi”

Editore:  Il Mulino

Collana: Studi e Ricerche

Anno di stampa: 2017

pagg. 278;  22 cm

Classificazione Dewey: 848.503 MEN

Collocazione:

Descrizione

Da: https://www.mulino.it/isbn/9788815271686

Considerate fra i capolavori letterari di Jean-Jacques Rousseau, le Fantasticherie del viandante solitario sono state a lungo guardate con sospetto dai filosofi. La solitudine e il ripiegamento in se stessi, esaltati sin dal titolo del tormentato diario intimo, sembrano contraddire il disegno politico alla base del pensiero dell’autore, opponendo il modello antropologico dell’uomo solitario a quello del cittadino. Il volume approfondisce in modo organico la riflessione filosofica del promeneur solitaire, concentrando l’attenzione proprio sul rapporto che si stabilisce tra la fantasticheria e l’elaborazione politico-morale, tra la libertà evanescente del sogno e la necessità concreta di agire nel mondo.

Marco Menin è ricercatore di Storia della filosofia nell’Università degli Studi di Torino. Con il Mulino ha già pubblicato «Il libro mai scritto. La morale sensitiva di Rousseau» (2013).
Lorenzo Rustighi è ricercatore di Filosofia politica nell’Università di Buenos Aires. Ha tra l’altro pubblicato «Il governo della madre. Percorsi e alternative del potere in Rousseau» (Franco Angeli, 2017)

Indice

Introduzione. La filosofia del «promeneur solitaire», di Marco Menin e Lorenzo Rustighi
PARTE PRIMA: DALL’IO AL NOI: UN’ETICA DELLA SINGOLARITÀ
I. Un incontro con se stesso: l’ultima fantasticheria del passeggiatore solitario, di Bruno Bernardi
II. Religione e nostalgia: note sulla terza rêveriedi Roberto Gatti
III. L’identità autobiografica, tra verità e finzione. La fantasticheria come prassi filosofica, di Iolanda Poma
IV. Finzione di verità, verità della finzione: una lettura della quarta rêveriedi Marco Menin
V. Speranza e generosità: una lettura della terza e della sesta rêveriedi Alicia Villa Ezcurra
PARTE SECONDA: DAL NOI ALL’IO: UNA POLITICA DELLA SOLITUDINE
VI. Fantasticheria e liberalismo utopico: note a margine della sesta rêveriedi Lorenzo Rustighi
VII. Un’utopia «privata». Solitudine e socialità in Rousseau, di Annamaria Loche
VIII. Solo nel suo regno. Il godimento sovrano secondo Rousseau Crusoe, di Rudy Le Menthéour
IX. La scrittura frammentata del mondo. Rousseau «povero spagnolo» e la settima carta da gioco, di Christophe Van Staen
X. Per una ricezione politica delle Rêveries du promeneur solitaire (1794-1800), di Gauthier Ambrus
Bibliografia selettiva, di Marco Menin
Indice dei nomi