Renzo Titone: PSICODIDATTICA.

Editrice La Scuola

Collana: Pedagogia 80

Anno di stampa: 1983

pagg. 152;  21 cm

Classificazione Dewey: 370.15 TIT

Collocazione:

Descrizione

Dalla retrocopertina.

La componente psicologica è una delle matrici fondamentali di una didattica esplicitamente scientifica e va pertanto recuperata in una seria metodologia dell’insegnamento. Se infatti l’insegnare deve correlarsi in una stretta funzionalità all’apprendere, è la psicologia a fornire ampi e affascinanti orizzonti sui processi di apprendimento. L’Autore, fra i più qualificati maestri italiani in queste ricerche, offre una sintesi chiara ed esauriente di tutti i temi relativi alla nuova prospetttiva ideologica.

Da: https://it.wikiquote.org/wiki/Renzo_Titone

Renzo Titone (1925 – 2013), psicologo e pedagogista italiano.

(…)

Da: https://docplayer.it/10164251-Didattica-e-teoria-dell-apprendimento-nelle-opere-di-renzo-titone.html
Renzo Titone fu Professore Ordinario di Glottodidattica e Psicolinguistica Pedagogica  resso l’Università Pontificia Salesiana di Roma e la Graduate School of Languages and Linguistics della Georgetown University di Washington, D.C., e Professore Ordinario di Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma. Fondò il Centro Italiano di Linguistica Applicata (CILA) (Roma, 1965), che, unitamente all’American Center for Applied Linguistics (Washington, D.C.), condusse attività di formazione e ricerca sull’insegnamento delle lingue. A lui dobbiamo il termine
“glottodidattica” apparso, per la prima volta, nel 1969, come voce del Supplemento della Enciclopedia Treccani. Nel 1999, quando la rivista da lui fondata, “Rassegna italiana di linguistica applicata”, compiva trent’anni, fu nominato Professore Emerito. La sua iniziale appartenenza all’ordine dei padri salesiani gli facilitò il prezioso contatto
con il Nord America e l’immersione nel discorso pedagogico e scientifico statunitense, permettendogli di approfondire contesti culturali differenti, quali erano rappresentati dall’Italia e dagli Stati Uniti della seconda metà del Novecento. Una breve analisi dei suoi studi mostra con chiarezza tanto il portato transculturale della sua formazione, che attraversò culture anglofane, francofane, sassoni e latine, quanto l’approfondimento tematico interdisciplinare del suo campo d’interesse.